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Sorrento ha potuto contare su una solida difesa assicurata da una imponente cerchia muraria fin da epoca romana, tuttavia solo in epoca assai più recente la murazione urbana ha assunto l'aspetto ancora oggi parzialmente conservato. Essendo esposta al rischio delle incursioni saracene, che soprattutto nel corso del Cinquecento devastarono buona parte delle località marittime dell'Italia Meridionale, la città – durante il periodo del viceregno spagnolo – fu al centro di una intensa attività volta a garantire un massiccio sistema difensivo del centro abitato.
A partire dai primi anni del XVI secolo le mura romane, più volte restaurate in epoca medioevale, furono completamente rinnovate e rese di fatto invalicabili. La presenza di un Castello (oggi purtroppo scomparso) testimoniava la valenza della porta rivolta ad oriente, verso il Piano, che era considerata come la porta maggiore.
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Tra le porte minori, invece, c'era la porta che consentiva di proseguire nel cammino verso Massa Lubrense e quelle che consentivano l'accesso agli approdi delle marine.
Non esisteva, invece, la cosiddetta Porta di Parsano, che è sorta solo in epoca borbonica e che, ironia della sorte, è l'unica che oggi è ancora visibile nel suo contesto originario.
Essa fu aperta lungo il lato meridionale delle murazioni per consentire un più agevole accesso alla zona collinare che era in fase di graduale sviluppo, ma difficilmente raggiungibile per la conformazione di un territorio reso quasi inaccessibile dalla presenza di profonde gole nella roccia.
Realizzata durante il XVIII secolo, la stessa Porta ha segnato l'inizio di una serie di trasformazioni urbanistiche culminate con l'allargamento dell'antico decumano maggiore (oggi corrispondente al Corso Italia), la realizzazione di Piazza Tasso (molto più ampia dell'antica Piazza Castello) e, durante il secolo scorso, la realizzazione di Via degli Aranci.
Proprio grazie all apertura della Porta di Parsano, Sorrento si è sviluppata anche in direzione sud della città, oltre le mura che si estendevano dalla zona oggi corrispondente a Via marina Grande per arrivare fino all'incantevole ed affascinante Vallone dei Mulini che, ancora ai giorni nostri, è in parte sovrastato dalle mura vicereali.
L'intervento di restauro recentemente terminato rientra in una serie di opere che hanno permesso di valorizzare il Bastione di Parsano con l'annessa rampa vicereale e i resti della porta e che, per il futuro, consentiranno di estendere il percorso accessibile al pubblico tanto verso Villa Fiorentino ed il suo splendido parco, quanto nella direzione del vallone dei Mulini.
Una volta ultimati questi lavori, i visitatori potranno ammirare la bellezza arcaica del costone tufaceo ed una lussureggiante vegetazione che, anche grazie a condizioni ambientali uniche, è ricca di esemplari di felci e di altre piante considerate rare.
L'apertura della porta di Parsano rappresenta, tuttavia, solo una piccola parte del massiccio intervento di modernizzazione e di fortificazione dell'intero impianto difensivo delle mura del periodo medioevale. Quest'ultimo, tenutosi nel XVI secolo ad opera dell'ingegnere spagnolo Pedro Treviño, rinnovò totalmente la parte meridionale delle fortificazioni difensive della città di Sorrento, garantendo l'inespugnabilità dell'odierno centro storico...